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Le eclissi

Le eclissi solari e lunari sono uno dei fenomeni naturali più straordinari osservabili nei cieli e hanno impressionato l’umanità sin dalle origini.  La prima eclissi documentata della storia risale al 1375 a.C.: si tratta di un’eclissi totale di Sole descritta dai Babilonesi in una serie di tavolette di argilla. Il termine eclissi deriva dalla parola greca ekleipo, che significa “svanire” e descrive l’evento celeste in cui il Sole o la Luna sembrano sparire dalla vista. Il fatto che la luce sparisse dal cielo era ritenuto un evento straordinario, ma soprattutto inquietante, perché non se ne conosceva l’origine né la durata. Si pensava che qualche creatura sovrannaturale e sinistra, un drago o un demone, stesse divorando il Sole o la Luna, mettendo in pericolo la luce e, di conseguenza, la vita sul nostro pianeta. Ai nostri giorni, per via delle numerose fonti di luce e calore artificiali che garantiscono la nostra sopravvivenza, la scomparsa del Sole durante un’eclissi non è percepita come un evento drammatico, ma dobbiamo pensare che le antiche popolazioni dipendevano dalla luce e dal calore dal Sole per coltivare la terra e sostentarsi. Per questo, in passato si diceva che le eclissi presagissero tempi difficili o cambiamenti importanti. Durante un’eclissi il Sole e la Luna, i corpi celesti principali, formano una relazione unica, dando vita a una battaglia simbolica tra luce e oscurità. Durante le eclissi, infatti, la Luna nuova o piena si allinea al misterioso asse nodale e la luce celeste incontra l’ombra.
Tecnicamente, le eclissi rappresentano un’interruzione del naturale ciclo di lunazione, una cesura della normalità, che può rappresentare un cambiamento emotivo, spirituale, fisico ed energetico, a livello individuale e globale.
A differenza della normale Luna nuova o piena mensile, le caratteristiche fondamentali di un’eclissi sono:
1. la luce del Sole o della Luna viene temporaneamente oscurata;
2. le eclissi avvengono in corrispondenza della Luna nuova e della Luna piena, in cui Sole e Luna non solo occupano lo stesso o l’opposto grado zodiacale (come in ogni lunazione), ma anche lo stesso piano all’interno dell’eclittica: Sole e Luna sono in allineamento lungo il piano terrestre;
3. i luminari sono a breve distanza dai Nodi lunari.
L’eclissi solare avviene in corrispondenza con la Luna nuova (la Luna, che si trova tra la Terra e il Sole, si congiunge al Sole, coprendolo temporaneamente). L’eclissi lunare avviene in corrispondenza con la Luna piena (la Luna è in esatta opposizione al Sole, la Terra transita tra i 2 luminari, proiettando la sua ombra sulla superficie lunare, oscurandola).
Riguardo alla relazione con i Nodi lunari, per dare vita a un’eclissi, il Sole o la Luna devono trovarsi in prossimità di uno dei Nodi, ovvero:
1. entro 18.5° per la Luna Nuova, che darà luogo a un’eclissi di Sole;
2. entro 12° per la Luna Piena, in questo caso si tratterà di un’eclissi di Luna.

I Nodi lunari sono 2 punti “fittizi” (nodo nord e nodo sud) che si formano dall’intersezione dell’orbita lunare intorno alla Terra e la linea del moto apparente del Sole intorno alla Terra (eclittica). Rappresentano quindi un punto di connessione tra Sole e Luna. I Nodi transitano lentamente in direzione contraria rispetto ai pianeti, muovendosi all’indietro lungo lo zodiaco e completando il loro ciclo in circa 19 anni (ciclo draconico). Occupano segni opposti per circa 18 mesi, evidenziando quindi per circa un anno e mezzo un asse di case/segni opposti in ogni tema natale.
Le eclissi si verificano nei 2 opposti periodi dell’anno, in cui la Luna nuova e piena si formano vicino ai Nodi, ogni sei mesi. Il
periodo delle eclissi inizia quando il Sole precede i Nodi di 36°. Il Sole si sposta di un grado al giorno ed il periodo delle eclissi dura 36 giorni, durante i quali possono verificarsi un’eclissi solare e almeno una o due eclissi lunari, due settimane prima o dopo l’eclissi solare.
Ogni eclissi fa parte di una “famiglia” di eclissi, ognuna delle quali è formata da circa 70 eclissi. Si tratta dei cosiddetti cicli di Saros, un sistema di previsione messo a punto dagli astronomi caldei per calcolare il succedersi delle eclissi. Gli antichi si accorsero che la Luna, il Sole e la Terra si trovano nella stessa condizione ciclicamente e che questi cicli durano circa 1300 anni e approssimativamente si ripetono nello stesso punto dello zodiaco circa ogni 18,5 anni. Ogni serie di Saros ha un tema natale, da cui deriva il significato di ogni ciclo, utile per contestualizzare il senso e la direzione delle varie eclissi di uno stesso ciclo.

Considerate come porte di accesso al nostro mondo interiore, capaci di risvegliare il nostro potenziale nascosto e di portare trasformazione, le eclissi  rappresentano delle lunazioni particolarmente intense e possono rappresentare punti di svolta nelle nostre vite, ma sono soprattutto utilizzate per descrivere i cambiamenti nelle dinastie, nella politica e nello sviluppo degli Stati, per via della loro lunga durata.
Come scrive Celeste Teal, quando l’eclissi avviene su un punto significativo del tema natale avvia un processo di trasformazione e mostra in quale area sia necessario un cambiamento, “le eclissi aiutano a procedere sul proprio percorso e a realizzare i propri obiettivi”. Bernadette Brady, nel suo libro Predictive Astrology: The eagle and the lark, sulla base delle qualità essenziali del Sole (energia maschile, attiva, estroversa) e della Luna (energia femminile, ricettiva, riflessiva, introversa), sottolinea la distinzione tra eclissi di Sole e  di Luna: “l’eclissi di Sole è legata ad eventi che non abbiamo causato consapevolmente, mentre le eclissi di Luna sono associate a eventi causati dai nostri pensieri e sentimenti”.

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Il ciclo di Venere: un continuo gioco di alternanze

Venere è il corpo celeste più luminoso dopo il Sole e la Luna. I suoi cicli sono stati studiati fin dall’antichità, come testimonia la Tavoletta di Venere di Ammi-Saduqa (tavoletta 63 dell’Enuma Anu Enlil), uno scritto babilonese risalente a circa 3500 anni fa, che registra l’osservazione astronomica delle congiunzioni di Venere col Sole e i presagi dedotti.
Ciò che rende il ciclo sinodico di Venere (e, in particolare, la sua fase retrograda) tanto speciale, è che questo pianeta periodicamente scompare dalla nostra vista per brevi periodi e si trasforma da stella della sera (Vespero, visibile per poche ore dopo il tramonto) a stella del mattino (Lucifero, visibile prima dell’alba). Questi cambiamenti nel ciclo di Venere cambiano anche la qualità della sua energia.
Il ciclo sinodico e la retrogradazione di Venere
Il ciclo sinodico di Venere rispetto al Sole dura 584 giorni (circa 18 mesi) e si basa su un gioco di continue alternanze e polarità: così come mostra a noi osservatori terrestri prima una faccia e poi quella opposta, allo stesso modo passa da stella della sera a stella del mattino, dal cielo occidentale a quello orientale, da dea dell’amore a dea della guerra, dall’essere luminosissima a all’essere invisibile.
Queste alternanze sono delimitate e cadenzate dalle sue congiunzioni con il Sole, che sono di due tipi: la congiunzione inferiore e la congiunzione superiore. Il ciclo sinodico inizia con la congiunzione inferiore, quando Venere in moto retrogrado passa tra il Sole e la Terra. Durante la congiunzione superiore, Venere si troverà invece dall’altro lato del Sole, il quale si trova ora tra lei e la Terra. Poiché Venere ruota di centottanta gradi sul suo asse, ad ogni congiunzione superiore Venere mostra alla Terra la faccia che durante la congiunzione inferiore era rivolta al Sole, e viceversa.
E’ interessante notare che il ciclo di Venere inizia durante il suo periodo retrogrado (che dura circa 40 giorni), quindi si apre con una fase di rinnovamento e riorientamento di sentimenti, emozioni e valori. È un momento in cui il futuro tenta di liberarsi dal passato, aprendo la strada a nuovi valori e a un nuovo clima emotivo. Circa a metà del periodo di retrogradazione si verifica la congiunzione inferiore, ma dodici giorni prima, Venere diviene invisibile. Sta passando tra la Terra e il Sole e la luce di quest’ultimo la coprirà per qualche giorno. E’ in cazimi, cioè nel cuore del Sole, ha raggiunto il punto mediano del suo viaggio retrogrado.
Mentre Venere si trova vicina al Sole e invisibile, le esperienze dell’ultimo ciclo relative a questo archetipo vengono bruciate, purificate, trasformate. Quindi, questioni legate a relazioni, amicizie, affettività, autostima, capacità artistica durante questo processo potrebbero assorbire nuove visioni da integrare nella nostra vita. Potremmo comprendere meglio una situazione, come se l’avessimo osservata anche dal punto di vista delle altre persone coinvolte. Questi cambiamenti, inizialmente, potrebbero essere sottili e diventare sempre più chiari quando il pianeta tornerà ad essere visibile.
Quando Venere riprenderà poi il suo moto diretto, potremmo spontaneamente introdurre cambiamenti in base alla nuova consapevolezza raggiunta. Se nel nostro tema natale uno dei segni governati da Venere, Toro e Bilancia, si trova sulla cuspide della decima casa, il ciclo retrogrado di Venere ci ispirerà una revisione delle questioni legate al lavoro, al percorso di carriera, alla vocazione. Se abbiamo l’ascendente in Toro o Bilancia, allora Venere retrograda agirà  piuttosto sulla nostra personalità, sull’approccio al mondo esterno e sul modo in cui gli altri ci vedono.
Stella della sera e stella del mattino
Per Venere arrivare al cuore del Sole rappresenta un punto di svolta, una sorta di nuovo inizio. Il pianeta torna a splendere in cielo, dopo qualche giorno di assenza, cambiando posizione, ruolo e personalità: quando riappare dopo la congiunzione inferiore, per i successivi 9 mesi, sarà Lucifero, la stella del mattino, che sorge sopra l’orizzonte orientale 1 o 2 ore prima del Sole. La congiunzione superiore si verifica  invece quando il pianeta, in moto diretto, raggiunge la sua massima velocità e, rispetto alla Terra,  si trova dalla parte opposta del Sole, la cui luminosità di nuovo la rende invisibile per un breve periodo. Qualche settimana dopo la congiunzione superiore, Venere riappare dall’altro lato (orizzonte occidentale) del Sole in qualità di Vespero, la stella della sera. Per gli antichi quando Venere scompariva dall’orizzonte visivo terrestre, discendeva nell’oscurità e si addentrava negli inferi in una sorta di processo plutoniano, per riemergere dal suo viaggio trasformata in dea guerriera. Per i Sumeri Venere era “colei che mostra la via alle stelle”. Dea della sera, favoriva l’amore, l’armonia e il godimento della vita; dea del mattino, presiedeva alle battaglie.

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E quindi uscimmo a riveder le stelle

Forse può stupire trovare su un sito come questo, dedicato all’astrologia, anche contenuti più strettamente astronomici. Il fatto è che come gli “astro-studiosi” del passato baso le mie riflessioni sull’osservazione diretta del cielo, accogliendo un precetto di Stephen Hawking: “Guardate le stelle invece dei vostri piedi. Cercate di dare un senso a ciò che vedete e interrogatevi sull’esistenza dell’universo. Siate curiosi”. Gli astrologi, da diverso tempo, guardano invece sempre meno il cielo reale. Studiano una mappa che riproduce graficamente la posizione dei pianeti in un dato momento. In passato questa mappa veniva calcolata e disegnata manualmente, ora viene creata da un software in pochi secondi. Eppure astronomia e astrologia  continuano ad essere, almeno in parte, complementari e condividono diversi elementi. Mentre l’astronomia si occupa di studiare gli aspetti fisici dei corpi celesti e le leggi che regolano il cosmo, l’astrologia studia il loro aspetto simbolico, che aiuta a descrivere la nostra psiche, la nostra vita, i periodi storici. Nella mia esperienza l’osservazione astronomica è essenziale per comprendere ancora più profondamente la dimensione astrologica, ovvero metaforica, dei fenomeni celesti. Comprendere il loro aspetto, funzionamento e ciclicità porta a cogliere significati e corrispondenze di natura simbolica tra macro- e microcosmo. Alcuni dei significati astrologici dei pianeti derivano dall’osservazione avvenuta nei tempi antichi delle loro orbite e recenti scoperte astronomiche paiono confermare le interpretazioni astrologiche classiche, lasciando intravedere sottili correlazioni tra cielo e Terra. Non si tratta dell’influenza dei pianeti sugli eventi umani, ma di un gioco di riflessi, di risonanze.
Astronomia e astrologia sono nate insieme e per lungo tempo si sono sviluppate all’unisono, finché, nel corso dei secoli, la visione del mondo è diventata sempre più meccanicistica e le loro strade si sono separate. Lo studio delle stelle in passato aveva varie finalità: la misurazione del tempo, l’orientamento nello spazio, la scoperta dell’universo e la divinazione del futuro per assicurarsi risultati favorevoli. La volta celeste era la dimora del sacro e gli studiosi del cielo erano al contempo saggi e sacerdoti, insonni matematici, indagatori dell’infinito e interpreti dei suoi messaggi al servizio della comunità.
Da sempre il cielo ci fa sentire parte di un meccanismo di più grande e ordinato, espande la nostra capacità di pensiero e, soprattutto, risveglia in noi inesauribile curiosità, immaginazione e meraviglia. “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, cosi’ Dante chiudeva il suo viaggio nell’Inferno. “Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare“, scriveva Van Gogh, mentre Sandro Penna in un suo verso dichiara: “Ognuno è solo, ma con vario cuore / riguarda sempre le solite stelle”. In un tempo di disincanto, caos e frammentazione come quello attuale, più che mai, abbiamo bisogno di fermarci e alzare lo sguardo al cielo notturno. Non si può rimanere indifferenti al cospetto di una notte stellata, di un’eclissi o di un plenilunio. Non si può non provare un senso di stupore nel realizzare che è la Terra a ruotare e non le stelle a muoversi. Con la sua bellezza evocativa, i suoi meccanismi perfetti e i suoi significati simbolici, il cielo può ancora farci intuire il nostro posto nel mondo e rivelarsi un mezzo di conoscenza, per orientarsi nell’esistenza, per indagare l’Universo ed entrare in contatto la parte più profonda e trascendente di noi stessi.

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Giugno 2020: lavori in corso

Giugno sarà un mese intenso. Le eclissi imminenti, i vari pianeti retrogradi, l’ingresso di Marte in Ariete, la congiunzione Giove-Plutone indicano che quello che sta avvenendo è l’eruzione di un cambiamento sistemico, planetario e duraturo a livello collettivo. Questo cambiamento si stava preparando dall’ingresso di Plutone in Capricorno nel 2008, che ha innescato periodiche crisi strutturali sotterranee destabilizzanti e periodiche. Ora davanti ai nostri occhi sta apparendo l’immagine unitaria di questo frammentario processo. Quest’anno l’intrecciarsi dei pianeti lenti in Capricorno e Toro e il passaggio di Saturno in Acquario hanno puntato il riflettore sul fatto che è in corso una riforma radicale della nostra società, rivelando il lato oscuro, manipolatorio e dannoso dei nostri sistemi sociali – economici, governativi e religiosi – e il bisogno di alternative. In queste settimane possiamo riconoscere il riflesso di questo processo nelle agitazioni in atto in varie parti del mondo (i movimenti populisti, i conflitti ad Hong Kong, le tensioni tra USA e Cina, le proteste anti-razziste negli Stati Uniti,  i gruppi legati alle teorie complottiste, il crescente divario tra ricchi e poveri, ecc.). Le rivolte sono principalmente di 2 tipi: accanto a chi protesta contro le ingiustizie e per fronteggiare le emergenze sociali, ci sono gruppi che, approfittando dell’attuale clima di instabilità, manifestano e usano i media per generare ulteriore caos e rendere ancora più fragile la democrazia. Siamo al centro di un work in progress, tutte le strade sono aperte davanti a noi. Sta a noi esaminare con lucidità e pensiero autonomo la situazione per immaginare quale futuro vogliamo per noi e per le prossime generazioni e per comprendere quale possa essere il nostro contributo alla trasformazione in corso. Come scrive Celeste Teal: “E’ giunto il momento di sentirsi maggiormente coinvolti e connessi con la società, anche se un territorio così poco familiare può provocare disagioVogliamo allinearci con il cosmo? La direzione indicata dal movimento dei pianeti è quella degli ideali di obiettività, civiltà, democrazia, rottura col passato ed equità dell’Acquario.

Di seguito trovate l’approfondimento astrologico punto per punto.

L’intensa attività del cielo di giugno mira a renderci consapevoli della nostra storia e di ciò che sta accadendo nel mondo. Dobbiamo fare il possibile per mantenere radicamento, lucidità e centratura. Attualmente un numero insolitamente alto di pianeti è in fase di retrogradazione, creando una forte pressione in uno scenario generale già da alcuni mesi reso imprevedibile e instabile dai pianeti in Capricorno. Le cosiddette stagioni retrograde rappresentano tempi liminali: evidenziano le crepe alla base delle strutture portanti, indicano dove è necessario apportare cambiamenti per potere entrare in una nuova fase. Ci troviamo quindi in un tempo di revisione: stiamo riflettendo e rielaborando le esperienze degli ultimi mesi, gli attaccamenti al passato, relativi a vari aspetti della vita, a livello sociale ed individuale. A metà giugno anche Mercurio diventerà retrogrado, aggiungendo un ulteriore livello di introspezione. Nettuno cambierà senso di marcia divenendo retrogrado il 23 giugno (fino a novembre) e Venere, retrograda da metà maggio, il 25 giugno sarà il primo pianeta a tornare diretto.
Mentre da un lato i vari pianeti in retrogradazione e la forte attività planetaria in Capricorno indicano la tensione tra la voglia nostalgica di tornare alle sicurezze del passato e il sorgere della consapevolezza che quel mondo sta cambiando, nel cielo attuale si insinua qualcosa di nuovo. Aumenta l’incidenza dell’elemento aria, che intensifica il desiderio di uscire e incontrare altre persone, rende più obiettivo il nostro sguardo sulla realtà e apre le nostre menti a nuove possibilità per il futuro: Saturno è infatti ancora in Acquario (prima di rientrare a luglio per qualche mese in Capricorno), mentre il Sole, Venere e il Nodo Nord sono ora in Gemelli, segno in cui avverrà anche la prima eclissi di giugno.
A livello generale, la congiunzione Saturno-Plutone da gennaio continua a rendere sempre più evidenti vari nodi, costringendoci ad affrontarli. Prosegue infatti inesorabile la sua opera di smantellamento delle strutture economiche e politiche e la trasformazione di confini, regolamenti e autorità. In questi mesi si è modificata la nostra percezione del tempo, sono emerse le ombre delle nostre istituzioni e abbiamo sperimentato un senso di minaccia, oppressione e reclusione, che in tempi pre-pandemia sarebbero stati difficili da immaginare al di fuori del contesto di una guerra o di un regime terroristico o dittatoriale. Liz Greene commenta così la congiunzione Saturno-Plutone: “Sembra che stia succedendo qualcosa a livello sotterraneo che getta tutti in uno stato di ansia che supera di gran lunga le normali reazioni dovute alle notizie dei giornali. È la sensazione che stia arrivando un grande cambiamento”. 
La congiunzione Giove-Plutone in Capricorno si ripeterà per la seconda volta il 29 giugno e sta rivelando la crisi dei poteri istituzionali (per esempio la debole coesione dell’Unione Europea o l’inadeguatezza dell’OMS nella gestione della pandemia) e l’anelito verso nuovi ideali di giustizia e cambiamento sociale.
Siamo nella stagione delle eclissi, che possono accelerare questi cambiamenti, aggiungendo ulteriore incertezza ed emotività al quadro d’insieme. Questo mese se ne verificheranno 2 molto significative. La prima sarà un’eclissi lunare in concomitanza con la Luna Piena in Sagittario del 5 giugno, accompagnata da un forte aspetto di tensione tra Sole-Venere/Marte-Nettuno/Luna. Avvenendo nell’elemento fuoco e  con i luminari (Sole e Luna) in aspetto con Marte, rabbia e impulsività possono risultare accentuate, ma anche l’entusiasmo di fare qualcosa per ciò in cui crediamo. Nel processare le informazioni, è fondamentale che ora ci atteniamo solo ai fatti e che perseguiamo la verità, mettendo da parte le nostre opinioni e convinzioni personali. Abbiamo bisogno che la nostra visione diventi più oggettiva ed equilibrata per orientarci con chiarezza e centratura in questi tempi confusi.
Il 18 giugno Mercurio diventa retrogrado fino al 12 luglio nel segno del Cancro, per cui sarà un tempo di elaborazione delle emozioni legate ai pensieri degli ultimi mesi. Ci potrebbe mostrare come il nostro passato e i condizionamenti ricevuti durante l’infanzia influenzino la nostra visione del mondo. A livello globale potrebbe divenire evidente come i retaggi del passato siano ancora presenti nelle nostre società e nei comportamenti delle istituzioni.
L’evento più importante del mese è l’eclissi anulare di Sole del 21 giugno a 0° del Cancro, che avverrà durante la Luna Nuova e proprio in corrispondenza con il Solstizio d’estate, l’inizio della nuova stagione. Avviene in un punto molto particolare, al grado 0 di un segno cardinale, che indica l’inizio di qualcosa di nuovo o qualcosa che deve diventare manifesto a livello collettivo, quindi qualche informazione importante potrebbe divenire di pubblico dominio.
Venere ritorna in moto diretto il 25 giugno e rimarrà ancora qualche settimana nel segno dei Gemelli. Venere retrograda ci ha offerto la possibilità di revisionare il nostro modo di perseguire armonia e affettività nei nostri rapporti e, soprattutto, di riflettere su come ci esprimiamo nella relazione col partner e con gli amici, se c’è uno schema che si ripete e che cosa sarebbe opportuno cambiare per vivere meglio.
Altro evento importante è rappresentato dall’ingresso di Marte nel segno dell’Ariete il 28 giugno, che renderà l’estate sicuramente più movimentata se non esplosiva, visto che formerà un aspetto di tensione con i pianeti lenti in Capricorno. Marte, per via del fatto che a breve entrerà anche lui in fase di retrogradazione, rimarrà in Ariete (suo segno di domicilio) fino a gennaio 2021, quindi sarà per lungo tempo particolarmente vigoroso e attivo. Ci potrebbe essere a livello generale un’escalation di aggressività, impazienza e reattività. 


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Il moto retrogrado dei pianeti

In astrologia un pianeta si definisce “retrogrado” quando sembra percorrere all’indietro la sua orbita intorno al Sole. Tutti i pianeti diventano periodicamente retrogradi, quindi questi cicli sono da accogliere come parte integrante dell’esistenza e come un’opportunità per sviluppare la nostra identità.
In realtà, i pianeti non modificano il loro percorso: il moto retrogrado è solo apparente, i pianeti orbitano infatti sempre intorno al Sole nello stesso senso e alla stessa velocità. Il “moto retrogrado” è l’apparente rallentamento e inversione di marcia  di un pianeta, che avviene quando la Terra supera i pianeti che orbitano a una velocità minore rispetto alla sua. E’ dovuta a un cambio di prospettiva dal nostro punto di osservazione (la Terra). Come mostra questo video
, la retrogradazione funziona allo stesso modo di un’auto che supera un veicolo che viaggia nella stessa direzione, ma a una minore velocità. Il passeggero sull’auto più veloce avrà l’impressione che l’auto più lenta inizi a muoversi all’indietro.  Allo stesso modo il pianeta in transito rispetto alla Terra sembrerà fermarsi e andare a marcia indietro. Poi, una volta che la Terra supera il pianeta, il suo moto appare di nuovo normale e si dice che il pianeta è tornato “diretto”. Ogni pianeta (tranne il Sole e la Luna) diviene retrogrado in un punto prevedibile del suo ciclo, pertanto bisogna considerare la retrogradazione come un momento integrante del ciclo planetario.
Dal punto di vista astrologico, durante il periodo retrogrado interiorizziamo la simbologia legata a quel dato pianeta, tendiamo a riflettere su ciò che è accaduto nei mesi passati relativamente a quelle tematiche. E’ un momento di revisione e completamento. I pianeti retrogradi svolgono un ruolo importante nel plasmare l’identità e la fiducia in se stessi, quindi nel favorire la formazione di un ego forte e sano. Durante il periodo retrogrado la loro energia è più intensa e focalizzata.
I pianeti che si muovono più lentamente (da Giove a Plutone) retrogradano ogni anno per un periodo compreso tra 4 e 5 mesi e mezzo. Tuttavia, Mercurio, Venere e Marte, i pianeti, che si muovono più velocemente e diventano retrogradi meno frequentemente, sono quelli che indicano i cambiamenti personali più significativi.

Periodi di retrogradazione dei vari pianeti
Mercurio è retrogrado tre volte all’anno per 3 settimane ogni volta
Venere una volta ogni due anni circa per 5-7 settimane
Marte ogni due anni per 72 giorni circa
Giove ogni anno per ca. 120 giorni.
Saturno ogni anno per circa 107 giorni.
Urano ogni anno per circa 147 giorni.
Nettuno ogni anno per circa 162 giorni.
Plutone ogni anno per 148 giorni

Le fasi del periodo di retrogradazione

Il ciclo di retrogradazione si basa su 3 fasi principali, in cui il pianeta percorre per 3 volte gli stessi gradi: il pianeta procede in avanti (fase pre-ombra), indietro (fase retrograda) e poi di nuovo in avanti (fase post-ombra). Il cambio di direzione non avviene all’improvviso: il pianeta rallenta fino ad apparentemente fermarsi, poi inizia lentamente a muoversi nella direzione opposta. I punti di arresto sono 2 e sono definiti stazione; il pianeta apparentemente fermo viene detto stazionario.  Astrologicamente, un pianeta in retrogradazione potrebbe transitare ripetutamente su alcuni fattori di un tema natale (case, segni, pianeti e assi cardinali), portando in evidenza con particolare intensità le tematiche relative a ciò che viene toccato. L’area dello zodiaco che il pianeta attraversa durante il ciclo retrogrado è detta ombra. Il segno e i gradi in cui si muove il pianeta cambiano a ciascun ciclo retrogrado.
Le varie fasi, in particolare quelle pre- e post-ombra, corrispondono spesso a cambiamenti a livello interiore e nel mondo esterno. Nella fase pre-ombra il confine tra conscio e inconscio si indebolisce: alla nostra mente iniziano a presentarsi ricordi, riflessioni e tematiche che creano un senso di incertezza. Durante la fase di retrogradazione queste informazioni vengono gradualmente assimilate dalla consapevolezza e in quella post-ombra si stabilizzano i cambiamenti interiori, rendendoci più completi e pronti a ripartire.
Essere consapevoli del funzionamento del ciclo retrogrado permette di vivere costruttivamente e con prospettiva questi periodi, in particolare quando vengono toccati dei punti sensibili del proprio tema natale. Mentre si vivono questi periodi ci può sentire improvvisamente fuori fase o esausti. Se in un’area del proprio tema sono avvenuti dei transiti che hanno provocato crisi o cambiamenti, la successiva retrogradazione su quello stesso punto può consentire di esplorare il significato dietro quella situazione. Poi, quando il transito si ripeterà in moto diretto, la prospettiva personale risulterà modificata e aperta a nuove azioni e comportamenti. Il processo di retrogradazione rafforza la capacità di ascoltare la propria voce interiore portando una maggiore consapevolezza del bisogno di sviluppo in una certa area. I risultati potrebbero non essere immediati e sorprendenti, ma diverranno evidenti nel tempo.

Chi desiderasse approfondire ulteriormente questo argomento, trova di seguito la descrizione delle singole fasi:

1. Fase pre-ombra: inizia quando il pianeta, ancora in moto diretto, transita sul grado in cui in seguito farà la sua stazione, prima di tornare diretto fino al grado in cui stazionerà prima di entrare in retrogradazione. In questo periodo di solito si inizia a percepire una certa confusione o incertezza e iniziano a presentarsi eventi o pensieri legati alle tematiche del pianeta che sta per entrare in retrogradazione.

2. Stazione retrograda: è un momento di energia intensificata. Il pianeta sembra fermarsi per alcuni giorni prima di riprendere a muoversi nella direzione opposta. Lo stazionamento retrogrado può essere frustrante e confuso perché sottilmente sperimentiamo un’interruzione o un’inversione della nostra direzione.

3. Fase di retrogradazione: rappresenta il secondo passaggio attraverso la zona d’ombra, quando il pianeta sembra procedere a ritroso nel cielo, ripercorrendo i gradi da poco attraversati. Ci si confronta con le problematiche emerse e si vedono in una nuova luce le decisioni prese nel periodo pre-ombra, che a volte vengono modificate. Ci si può sentire frustrati, ansiosi o scoraggiati oppure aperti a esplorare nuove idee e possibilità. Il periodo retrogrado è in genere un buon momento per dedicarsi ad apprendimento, ricerca, riflessione e rivalutazione.
Questa fase rappresenta il momento in cui i pianeti sono più vicini alla Terra rispetto a qualsiasi altro momento della loro orbita. Simbolicamente ciò suggerisce che i pianeti retrogradi sono più vicini al nucleo del Sé rispetto a quando si muovono diretti.
A metà del periodo di retrogradazione i pianeti oltre l’orbita terrestre saranno esattamente opposti al Sole, mentre Mercurio e Venere saranno esattamente congiunti al Sole. In entrambi i casi sarà un momento di rinnovamento o sfida che potrebbe generare rivelazioni, intuizioni e maggiore chiarezza.

4. Stazione di moto diretto: questo può essere un importante punto di rilascio o integrazione delle tematiche elaborate finora attraverso il processo di retrogradazione. In corrispondenza della stazione diretta non è raro sentire di avere la chiarezza necessaria per prendere una decisione.

5. Fase post-ombra: inizia quando il pianeta torna a procedere in avanti fino al punto in corrispondenza con il punto di stazionamento retrogrado. Durante questa fase si mette in pratica quanto appreso durante il periodo retrogrado. Ci si può chiedere: Che cosa sai ora che prima non sapevi? Come puoi modificare la tua direzione o il tuo atteggiamento sulla base di queste nuove indicazioni?

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La stagione dei pianeti retrogradi 2020

Nel corso della scorsa settimana ben 3 pianeti – Saturno, Venere e Giove – hanno iniziato a procedere in moto retrogrado, andandosi ad aggiungere a Plutone, entrato in retrogradazione lo scorso 26 aprile e su cui ho già pubblicato un approfondimento.
Da un punto di vista simbolico, quando un pianeta si muove all’indietro, la sua energia si rivolge all’interno o al passato: è come se fosse giunto il momento di ripercorrere le nostre esperienze, soppesare le scelte e integrare i cambiamenti e le intuizioni che abbiamo accolto nella nostra vita negli ultimi mesi. Quando i pianeti sono retrogradi dobbiamo cambiare prospettiva per scoprire quello che non ha funzionato e come riorganizzarci per il futuro.
In questo momento siamo invitati a rivedere e riflettere su ciò che abbiamo vissuto negli ultimi mesi per scoprire se abbiamo evitato di confrontarci con qualcosa o se sia necessario riorientare la nostra direzione.
Visto che il 2020 è uno di quegli anni, in cui più pianeti del solito saranno retrogradi, da questo mese di maggio fino alla fine dell’anno saremo più introspettivi, inclini a riflettere su quanto viviamo e su nuovi modi per allinearci con il nostro sentiero interiore. Di seguito vediamo in che modo si esprimeranno queste energie e come possiamo viverle al meglio.
Siccome i pianeti retrogradi toccheranno Capricorno, Acquario e Gemelli, risentiranno maggiormente di questi cicli coloro che hanno pianeti personali e assi nella seconda metà dei segni Cardinali (Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno), nei segni mobili (Gemelli, Vergine, Sagittario, Pesci) e nei primissimi gradi dei segni fissi (Toro, Leone, Scorpione e Acquario).

Saturno (10 maggio-28 settembre) diventa retrogrado a 1° Acquario e dal 15 giugno rientra in Capricorno, dove resterà retrogrado fino a quando tornerà diretto a 25° di Capricorno. Ci porterà a esaminare i nostri obiettivi a lungo termine per capire se sia necessario modificare i nostri piani o rafforzare le loro basi prima di andare avanti. Potremmo sentirci bloccati, confusi o indecisi.
Saturno retrogrado ci incoraggia a rivedere il passato recente e a chiederci dove dobbiamo essere più responsabili e disciplinati, dove dobbiamo maturare e divenire autorevoli. Ci spinge anche a riesaminare il modo in cui abbiamo strutturato le nostre vite. Questo è un buon momento per esaminare come reagiamo alle limitazioni e per rivedere la nostra capacità di dire no e mantenere confini sani.
Saturno è il pianeta che ci fa raccogliere ciò che seminiamo: se abbiamo lavorato duramente, è possibile che questo sia un momento di realizzazione. Se invece di solito preferiamo le scorciatoie e schiviamo le responsabilità, ora potrebbero presentarsi degli ostacoli. Se si hanno punti importanti del proprio tema in Capricorno o Acquario è probabile che i cicli retrogradi di Saturno abbiano un forte impatto.

Venere (13 maggio-25 giugno) in retrogradazione percorre da 21° a 5° di Gemelli. Venere rappresenta la nostra capacità di amare e relazionarci con gli altri, quindi potremmo rientrare in contatto con persone che non sentiamo da tempo oppure riesaminare le relazioni e amicizie passate, soprattutto se c’è qualcosa rimasto in sospeso. Venere simboleggia anche i nostri valori, gusti estetici, la nostra autostima, quindi potrebbe offrirci lezioni anche in questi ambiti. Venere retrograda ci invita a ridefinire i nostri valori, a soppesare il grado di stima in noi stessi e a riflettere sulla nostra relazione attuale e su quello che ci manca. In questo periodo di solito è sconsigliabile apportare cambiamenti al proprio aspetto o iniziare o terminare relazioni.
Venere retrograda forma cicli di 8 anni, quindi, per capire quali temi potrebbero presentarsi o ciò su cui sia opportuno lavorare, sarebbe utile chiedersi se otto anni fa (intorno a maggio-giugno 2012), quando Venere era retrograda in Gemelli, sia successo qualcosa legato alle tematiche sopra descritte. Se si hanno punti importanti del proprio tema in Toro o Bilancia è probabile che i cicli retrogradi di Venere abbiano un forte impatto.
Per chi ama osservare il cielo, Venere continuerà a essere visibile come stella della sera (Vespero) per un paio di settimane dopo che sarà diventata retrograda, ma gradualmente si abbasserà nel cielo serale fino a scomparire (man mano che si avvicina al Sole). Con la congiunzione retrograda con il Sole, Venere scompare per sette giorni, dopo di che emerge come stella del mattino (Lucifero) e inizia un nuovo ciclo di 584 giorni.

Giove (14 maggio-12 settembre) sarà in retrogradazione da 27° a 17° di Capricorno. I periodi retrogradi di Giove spesso portano cambiamenti nelle leggi riguardanti le questioni associate al segno in cui sta transitando il pianeta. In Capricorno Giove ci porta a riesaminare l’etica e i regolamenti delle istituzioni, della politica, della finanza, delle banche e delle grandi imprese.
A livello personale, può esserci maggiore cautela o sfiducia e la sensazione che la nostra crescita o avanzamento personale si siano interrotti. Anche la speranza, l’ottimismo e la fiducia nel futuro potrebbero risultare sottotono. Si potrebbero anche mettere in discussione le proprie convinzioni o affrontare questioni di fede. Possiamo chiederci: In quali aree posso espandere la mia conoscenza? In che direzione posso crescere? In che cosa posso credere o avere fiducia? Se si hanno punti importanti del proprio tema in Sagittario o Pesci è probabile che i cicli retrogradi di Giove abbiano un forte impatto.
Bisogna infine ricordare che questi sono tempi di grandi sconvolgimenti e cambiamenti globali che in un modo o nell’altro toccano tutti noi. Questo periodo di fine e inizio di grandi cicli planetari (Saturno-Plutone, Giove-Plutone, Saturno-Giove) che segnano il 2020 riguarda la trasformazione ineluttabile di ciò in cui crediamo e di come vediamo la realtà, quindi mentre i nostri vecchi sistemi di credenze iniziano a vacillare o crollare, focalizziamoci su ciò che ci sarà veramente utile nella nuova realtà che stiamo iniziando a creare ora.


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Plutone retrogrado 2020

Il 26 aprile Plutone ha iniziato il suo lento ed estenuante moto retrogrado in Capricorno, che terminerà il 4 ottobre. Quando questo pianeta è in retrogradazione, paure collettive e personali affiorano in superficie. In questi mesi percorrerà appena 2 gradi del segno, agendo in profondità e con precisione chirurgica per portare trasformazione rispetto alle tematiche che andrà a toccare nel nostro tema natale. 

Ciò che da un tempo indefinito si trova nascosto in qualche angolo di te stesso, in apparenza irraggiungibile e dimenticato, in questo periodo potrebbe divenire accessibile ed entrare a fare parte della tua consapevolezza per integrarsi nella tua vita. Potresti ricevere illuminazioni improvvise, flashback o fare collegamenti riguardo a ricordi, timori, sofferenze infantili, schemi di comportamento dettati da meccanismi di difesa, lotte di potere, ossessioni, scelte che ci portano sempre nelle stesse situazioni e nelle stesse relazioni. E riguardo a paure, quelle paure profondissime e dolorose che non vogliamo guardare e così finiscono per condizionare il nostro esistere. Fino a ottobre prenditi il tuo tempo per mettere in relazione emozioni, credenze e ricordi che emergeranno con i tuoi comportamenti e reazioni, riconosci le tue paure quando affiorano, in modo da potere poi rilasciare e guarire tutto questo nel modo più naturale possibile.

Il 7 maggio la Luna Piena si è formata a 17° dello Scorpione, dando una spinta al processo plutoniano: ci ha resi più lucidi e attenti, amplificando la nostra capacità di confrontarci con contenuti del passato, spesso inconsci, scomodi e capaci di sabotarci. Proprio in questi giorni, quindi, potresti avere la sensazione che qualcosa dentro di te stia cambiando, che qualcosa stia giungendo al termine o che alcune cose siano diverse da come ti apparivano finora. Questo plenilunio in Scorpione, rafforzando la capacità di introspezione e di rilascio emozionale, potrà agire come una chiave per accedere a zone solitamente irraggiungibili, permettendoti di riconoscere e comprendere i tuoi processi interiori nel contesto del tuo vissuto. Spunti e intuizioni che riceverai in queste settimane si riveleranno preziosi per portare avanti la fase di trasformazione e liberazione innescata da Plutone retrogrado. Nettuno in aspetto favorevole alla Luna pone ulteriormente l’accento sulla potenzialità di guarigione.

Se hai pianeti o assi cardinali a 22°-24° di Capricorno, Ariete, Cancro, Bilancia questo periodo potrebbe essere particolarmente intenso. Se vuoi saperne di più, una consulenza astrologica personalizzata potrà darti informazioni e suggerimenti utili sui cambiamenti che stai affrontando.

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Perché l’astrologia è utile

Tutti noi abbiamo aspetti del carattere o emozioni che ci mettono in difficoltà e che, prima o poi, sentiamo la necessità di riequilibrare: rabbia, ossessioni, bisogno di potere, mancanza di autostima, ecc. Ci accorgiamo che spesso ci troviamo alle prese con situazioni ricorrenti o incontriamo gli stessi tipi di persone, che in qualche modo riflettono o attivano questi nostri aspetti problematici. Per me l’astrologia è uno strumento pratico, utile per comprendere “come funzioniamo” e come trasformare in meglio i nostri disagi o punti deboli, al fine di affrontare il mondo esterno con maggiore serenità.
Supponiamo che per te la rabbia sia fonte di disagio o di problemi. A livello astrologico, nel tuo tema natale potrebbero essere presenti aspetti di tensione che coinvolgono Marte, per esempio, un quadrato Marte-Saturno. Marte indica la spinta ad agire e affermare la propria volontà, mentre Saturno può rappresentare una sorta di freno a mano o un ostacolo che blocca, rendendoci insicuri, paralizzando ogni iniziativa e la capacità di attivarci serenamente per conseguire ciò che desideriamo. Questa dinamica a corrente alternata spesso conduce a un senso di conflitto interiore molto forte, che genera frustrazione, rabbia e risentimento. Questo aspetto potrebbe presentarsi in varie modalità, per esempio:
1. Potresti trattenere la collera cercando di soffocarla, lasciandola implodere dentro di te, o, forse, esplodere ogni tanto in una reazione incontrollata. In quei momenti è probabile che ti senta fuori controllo e così si inneschi un meccanismo per cui, appena la rabbia svanisce, realizzi di avere esagerato, ti senti in colpa e temi di avere perso irrimediabilmente la stima o l’affetto di qualcuno.
2. Oppure potresti avere un buon controllo dell’aggressività e piuttosto temere gli scoppi d’ira, la prepotenza e le situazioni di conflitto causati da altri. Curiosamente alcune delle persone con cui non vai d’accordo potrebbero presentare nel loro tema natale il tuo stesso quadrato Marte-Saturno o un aspetto simile. Jung definisce questo fenomeno “proiezione”, un meccanismo di difesa che consiste nello spostare inconsciamente su altri oggetti o persone caratteristiche ed emozioni che ci creano disagio o che rifiutiamo. In questo modo possiamo sperimentarle attraverso gli altri per integrarle.
Il consulente astrologico ti descriverà la presenza della configurazione Marte-Saturno nel tuo cielo di nascita, il suo significato all’interno della tua personalità e con il suo aiuto inizierai a metterlo in relazione con la gestione della rabbia tua o altrui, così potrai divenire sempre più consapevole del funzionamento delle tue dinamiche interiori, di ciò che le scatena e della loro ciclicità per elaborare una tua modalità per esprimerle consapevolmente. Procedendo in questo modo, come astrologa a volte ho il privilegio di assistere a dei veri e propri momenti di risveglio, in cui la persona ha un’improvvisa rivelazione interiore su un aspetto della sua vita. In quell’istante si crea la potenzialità di guarigione e cambiamento.
Tornando al nostro esempio, un giorno potresti renderti conto che la rabbia, dentro o intorno a te, è diventata meno frequente o fastidiosa. Com’è successo? Le sfide che hai affrontato nel corso degli anni potrebbero averti aiutato a lavorare su quel quadrato natale tra Marte e Saturno. Confrontandoti con i principi di Marte e di Saturno, sei divenuto sempre più consapevole di come essi agiscano nella tua vita. Hai imparato a riconoscere e dominare quelle energie e ora, il più delle volte, riesci a utilizzarle costruttivamente, cessando di subirle passivamente o di agirle senza controllo.
Nell’ottica astrologica, la vita appare come una successione di cicli e di schemi che si ripetono nel tempo sotto forma di movimenti planetari. Questi cicli hanno un loro significato e riflettono la qualità dei nostri giorni e, in determinati periodi, indicano notevoli cambiamenti. Studiare il movimento dei pianeti ci aiuta quindi a intuire quali saranno i momenti di maturazione e trasformazione in cui ci confronteremo con un certo archetipo per evolverci.
Consideriamo l’esempio dei transiti di Saturno rispetto al tuo Saturno natale, che poniamo si trovi in decima casa, l’area del tema legata alla carriera. Se analizziamo i passati transiti di Saturno rispetto al tuo Saturno di nascita (ogni 7 anni), potrebbe emergere che 14 anni prima, nel momento in cui Saturno era opposto al tuo Saturno natale, hai vissuto un momento piuttosto problematico sul lavoro. Poi 7 anni dopo, quando Saturno era quadrato al tuo Saturno natale, sei stato retrocesso. Ma ora, al tuo secondo ritorno di Saturno, hai ottenuto un incarico di responsabilità che aumenta il tuo status sociale.
Questo processo mostra che Saturno inizialmente si è presentato nella tua vita tramite figure o situazioni esterne restrittive (un’autorità, un capo, una legge, un regolamento, un limite), che hanno messo alla prova la tua determinazione e capacità di resistenza. Lentamente questo processo ti ha portato a “interiorizzare” Saturno, ovvero non hai più bisogno che siano gli altri a mostrartelo, sei diventato più realista, concreto e responsabile e ora sei tu stesso la tua autorità interiore.
L’astrologia non può rimuovere le sfide dalla tua vita, ma può aiutarti ad allinearti con il tuo potenziale di nascita per comprendere perché le cose accadono in un certo modo e come puoi misurarti con esse più agevolmente.

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Astrologi, ovvero naviganti

Intuendo l’esistenza di una correlazione tra il cosmo e la vita sulla terra, gli astrologi da sempre cercano nei movimenti simbolici dei pianeti risposte sul significato degli eventi umani, collettivi e personali, e su che cosa possa riservare il futuro.
Nell’antichità si riteneva che gli dei parlassero all’uomo attraverso le stelle. Gli astrologi a quei tempi erano figure simili a sacerdoti, sapienti, eletti, interamente dediti al difficile compito di decifrare i messaggi del divino. Tante cose da allora sono cambiate, la nostra cultura è orientata da secoli al razionalismo e alle scienze esatte. Eppure, ancora oggi, man mano che un astrologo approfondisce le sue conoscenze, può accadere che si riavvicini a quei tempi antichi, in cui il cielo dialogava con gli esseri umani per aiutarli. “L’astrologia è un linguaggio. Se impari a comprenderlo, il cielo ti parla”, ha scritto in tempi recenti Dane Rudhyar. In quei momenti è possibile che affiori un senso di vertigine, riverenza, meraviglia, incanto, una connessione con il Tutto, con il Sacro.
„Il filosofo neoplatonico Plotino descriveva l’astrologia come qualcosa che mette insieme i movimenti delle stelle e dei pianeti e i movimenti di tutto quello che accade sulla Terra. E questo avviene perché siamo tutti interconnessi. Ecco, secondo me, l’astrologia dà una forma ai segni e li connette. E come se ci fosse una visione olografica tra il cosmo e l’essere umano, tra i pianeti e la terra, tra il cosmo e la psiche. La visione astrologica rispecchia il significato della parola greca “kosmos“, che descrive il mondo come un sistema ordinato e connesso, come parte integrante del Tutto; la vita umana non è il risultato dei capricci del caso, segue una traiettoria preordinata sincronizzata con i movimenti dei corpi celesti”, così spiega Richard Tarnas, docente di filosofia e storia della cultura, principale studioso di astrologia archetipica.
Che cosa fa un astrologo? Il suo è un lavoro complesso, che richiede anni di studio e applicazione. Unisce arte, filosofia, psicologia, tecnica, capacità empatica e intuitiva. E’ un lavoro delicato perché si entra in contatto con la parte più sensibile di una persona, l’anima (o psiche). E’ un’attività difficile da descrivere e, a volte, da svolgere. Chi si occupa seriamente di astrologia sa che non finirà mai di studiare, applicare nuove tecniche e integrare le sue conoscenze. Sa anche che a volte dovrà affrontare sguardi pieni di scetticismo o derisione. Qual è quindi la definizione ideale  per la figura dell’astrologo? Ci sono tante opzioni, quante sono le sfaccettature del suo lavoro: decifratore di grafici planetari; esploratore dei riflessi del cosmo sulla vita umana; investigatore dei cicli del tempo; traduttore di simboli; studioso di un’antica tradizione.
La definizione che tuttavia preferisco è “navigante”. Astrologi e navigatori, dopotutto, fanno la stessa cosa: leggono mappe e osservano il cielo per trovare il miglior percorso possibile, indipendentemente dalle circostanze.
“Noi siamo le persone che osservano le mutevoli configurazioni dei cieli, costantemente in cerca di modi per tradurre i loro schemi in modi utili per navigare il tempo che viviamo. Non importa quanto offuscato sia il cielo, noi non cessiamo di alzare lo sguardo alla ricerca di un significato. Siamo i navigatori che interpretano i venti e le maree per coloro che invocano la nostra abilità e arte”. (Darby Costello)
Proprio come i navigatori del mare e del deserto osservano le stelle, disegnano cartine, meditano sui venti, sul tempo e sulle maree, così noi astrologi studiamo le nostre mappe del cielo e meditiamo sul tempo e le maree degli affari umani in cerca di una rotta.

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Che cosa sta succedendo

Un minuscolo virus, chiamato COVID-19, ha messo in crisi un intero pianeta. Questo processo è avvenuto così rapidamente da sembrare ancora inspiegabile. Tuttavia, mentre a livello mediatico tante informazioni appaiono confuse e contraddittorie, tramite l’osservazione astrologica possiamo riconoscere alcuni indicatori e configurazioni planetarie utili a spiegare ciò che stiamo vivendo (come amo ricordare, le stelle indicano la qualità del tempo, ma non causano gli eventi). Quando i pianeti lenti (Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone) si congiungono, e ancor più quando come quest’anno si congiungono più volte nello stesso segno, chiudono e riaprono cicli, che si riflettono in evidenti cambiamenti sia a livello personale che collettivo. Trovi una panoramica dei singolari transiti del 2020 in un mio precedente articolo, mentre di seguito scoprirai in che modo gli eventi che si stanno manifestando nella realtà siano un riflesso di dinamiche planetarie fuori dal comune, il loro significato, le possibili tendenze per il futuro e quali segni potrebbero sperimentare una fase di trasformazione.

Il primo evento astrologico ad impostare il tono di sottofondo del 2020 è stato la grande congiunzione di Saturno-Plutone in Capricorno, che in apertura d’anno (12 gennaio) ha messo  alla prova con rara violenza il sistema globale e il capitalismo: potere politico, servizi sanitari, banche, mercati, cooperazione internazionale. La cosa da tenere a mente, riguardo agli effetti del coronavirus sul nostro stile di vita contingente, è che questo cambiamento potrebbe non essere del tutto temporaneo. Il numero e la portata dei pianeti coinvolti nello stellium (congiunzione di vari pianeti) in Capricorno lasciano infatti ipotizzare un cambiamento duraturo del sistema.
Come ci dimostra la storia, questa congiunzione rappresenta un’enorme energia di trasformazione, che possiamo definire epocale. Nel segno del Capricorno non si verificava dal 1518, anno di inizio della Riforma Protestante, evento che ebbe un eccezionale impatto sulla storia. Nel XX secolo la stessa congiunzione si è verificata 3 volte in segni diversi: nel 1914, 1947 e 1982, anch’essi periodi di grande rilevanza storica.
Tornando al 2020, una fase importante si è verificata tra febbraio e marzo: con Marte e Giove in Capricorno la diffusione del virus ha avuto un’esplosiva accelerazione e l’epidemia si è diffusa con grande energia oltre i confini consolidati o chiusi per effetto di Saturno.
La successiva congiunzione Marte-Saturno in Acquario, a livello simbolico, richiama l’autorità militare: non a caso in questi ultimi mesi sono state introdotte misure più severe e l’impiego delle forze dell’ordine per far rispettare limitazioni e regole. Saturno è particolarmente forte in questi anni, in cui ha transitato prima in Capricorno (dal 2017), e ora (dal 22 marzo) in Acquario, entrambi segni di suo dominio. Le persone sono confinate in casa in auto-isolamento, i mezzi di trasporto sono quasi fermi, le attività sospese e vige la regola del distanziamento sociale. Questa è la corrispondenza nella nostra realtà della forza simbolica di Saturno in Capricorno e Acquario .
A fine giugno lo stress-test si intensificherà nuovamente, poiché Marte, entrando nel suo segno (l’Ariete), e procedendo poi anche in moto retrogrado, libererà tutta la sua energia, riattivando i pianeti in Capricorno, creando ulteriore tensione per i sei mesi successivi.
Un altro fattore significativo del 2020 è la congiunzione Giove-Plutone (5 aprile, 30 giugno, 12 novembre), che archetipicamente corrisponde anche al debito, sia pubblico che personale. Le settimane a cavallo tra fine giugno e inizio di luglio, quando Saturno in moto retrogrado rientra in Capricorno mentre si forma la seconda congiunzione Giove-Plutone, potrebbero essere particolarmente caotiche perché ci sarà parecchio movimento tra i pianeti: negli stessi giorni Venere esce dalla retrogradazione, mentre Marte entra in Ariete.
In sintesi, Saturno (e le varie congiunzioni nei segni governati da Saturno) ci spinge a confrontarci con la realtà e scegliere soluzioni sostenibili e improntate alla stabilità. Ristrutturare il nostro sistema dalle fondamenta, partendo dalle istituzioni, creando nuove regole, agendo più responsabilmente anche a livello individuale. Questo è il messaggio essenziale di questo periodo.
Ora guardiamo oltre il 2020: analizzando le prossime configurazioni astrologiche possiamo delineare le tendenze per il futuro, la direzione che si delinea all’orizzonte.
Nei prossimi anni Saturno e Giove (e nel 2024 Plutone), attraversando prima il segno dell’Acquario (in cui si congiungeranno a dicembre) poi quello dei Pesci, getteranno le basi per un mondo diverso. Nei segni di Saturno (Capricorno e Acquario) questi pianeti indicano da un lato la contrazione dell’economia mondiale e dall’altro l’espansione della capacità di guardare in faccia la realtà, di ripensare il valore del denaro, la globalizzazione e il consumismo sfrenato, mettendo inoltre in luce il buon uso della tecnologia a sevizio dell’uomo e mostrando invece le falle dell’idea utilitaristica di un’intelligenza artificiale, destinata a prendere il sopravvento sul fattore umano. Con il loro successivo passaggio (prima Giove 2021-22, poi Saturno 2023-25) nel segno dei Pesci, potrebbero favorire creatività artistica, spiritualità, empatia e compassione. Alcuni di questi valori hanno iniziato a diventare evidenti proprio in questo periodo: l’importanza della connessione tra le persone (le amicizie, la famiglia, la solidarietà), delle nostre emozioni e risorse interiori, il ritorno a una vita più semplice e a una dimensione spirituale o religiosa. Sembra sia in atto un ritorno alle radici sane dell’umanità, quelle su cui si basavano anche le culture ancestrali. Nessuno può salvarsi da solo, i robot non possono rimpiazzarci – per quanto imperfetti noi siamo -, meglio salvare la Terra che conquistare lo spazio, gli acquisti, gli impegni e affanni quotidiani non sono l’essenza né della vita né della nostra identità. Questi ultimi mesi ce lo hanno dimostrato senza ombra di dubbio: Saturno-Plutone indicano che in pochi istanti siamo stati privati di gran parte di quello che davamo per scontato, facendoci divenire rapidamente consapevoli di ciò che ci è veramente essenziale per vivere. Ora tocca al transito in Acquario di Saturno e, più avanti di Giove e Plutone (sempre in Acquario), aiutarci ad allinearci a valori e modalità orientati verso un futuro diverso, più civile e rispettoso verso noi stessi e il pianeta. Sta a noi, invece, rinunciare all’attaccamento al passato e non perdere questa opportunità di cambiamento.
Un’ultima riflessione. Il nostro rapporto con la natura è uno dei problemi centrali di questi tempi, come pare indicare la presenza dell’asteroide Ceres all’interno della congiunzione di Saturno-Plutone in Capricorno (segno di terra, legato alla materia). Il virus infatti è stato trasmesso da un animale selvatico strappato al suo ecosistema per essere venduto nel mercato di una megalopoli asiatica. Il controllo e la padronanza dell’uomo sulla natura sono un’illusione dannosa. Questi 3 pianeti ci stanno mostrando le ombre, la distruttività e le conseguenze di questo apparente e rischioso predominio. A situazioni estreme, estremi rimedi: dopotutto Saturno e Plutone, quando si incontrano, non sono mai delicati nel rimetterci in riga. La natura, tramite il virus, è come se cercasse di arrestare la distruzione operata dall’uomo, per ristabilire a suo modo un equilibrio, mostrandoci che c’è un’altra via. Uno dei risvolti emozionanti, anzi entusiasmanti, di questa situazione e della sospensione delle attività è proprio la rapida rigenerazione dell’ambiente: gli animali si riappropriano di parchi e giardini ed esplorano timidamente le piazze cittadine, le piante si insinuano in ogni spazio libero rendendo più bello, i profumi della primavera sono più intensi, l’aria più pulita, il rumore di sottofondo anche nelle città è il canto degli uccelli e la musica dalle finestre, i fondali marini e cieli tornano a respirare, persino le acque di Venezia sono più trasparenti. Lasciamo che questi cambiamenti positivi ci inducano a riflettere sulla necessità di vivere in un ecosistema più sano e armonicamente interconnesso per impostare cambiamenti duraturi dentro e fuori di noi.

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