Cenni sul prossimo ingresso di pianeti in Acquario

Uno degli ambiti di ricerca astrologica che trovo più appassionante è quello dell’astrologia mondana, quel ramo dell’astrologia che, come spiega Nicholas Campion, “si occupa della società, o del mondo nel suo complesso […], di analizzare tendenze politiche di breve termine e gettare luce sulla natura di cicli storici di lungo termine”. L’astrologia mondana considera gli eventi collettivi come parte di un contesto più grande, quello dei cicli storici, cercando la connessione e il significato delle vicende umane. Ogni periodo possiede infatti una sua qualità intrinseca, che viene riflessa dalla posizione dei pianeti, in particolare quelli lenti (Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone), e dai loro cicli. L’allineamento tra pianeti esterni e il loro ingresso in un segno spesso indicano punti di svolta, cambiamenti storici, politici e sociali importanti. Analizzare i cicli planetari consente di individuare interessanti parallelismi tra passato e presente e comprendere le tendenze dei periodi.
Il 2021 sarà caratterizzato dal segno dell’Acquario. A dicembre Giove uscirà dal segno del Capricorno ed entrerà in Acquario, l’altro segno governato da Saturno, ma più neutrale per Giove (il Capricorno, in cui si è trovato per tutto il 2020, è il suo segno di caduta). Questo potrebbe corrispondere a un parziale alleggerimento del clima generale, all’analisi obiettiva delle paure emerse negli ultimi mesi e portarci a muovere verso il futuro con maggiore slancio e maggiore focus. Tuttavia, così come il 2020 è l’anno della rottura delle istituzioni, convenzioni e abitudini radicate, è possibile che nel 2021 continuino disordini e rovesci, capaci di produrre ostacoli (e opportunità) imprevisti, in un aperto ed intenso conflitto tra vecchio e nuovo, autorità e democrazia, privilegi ed equità, limitazioni e libertà. Saturno, infatti, il prossimo anno formerà una serie di quadrati con Urano. Il quadrato è un aspetto di tensione. Saturno rappresenta l’estabilishment, mentre Urano è il pianeta degli imprevisti, dell’instabilità, della rottura con lo status quo, del progresso. Con la simultanea presenza di due pianeti importanti come Giove e Saturno in Acquario, a cui seguirà nel 2023 l’ingresso di Plutone, nei prossimi anni progresso scientifico, viaggi e progetti spaziali e tutta l’industria tecnologica riceveranno un grande impulso, così come l’ambito dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, i social media, i mondi virtuali, il tracciamento totale dell’esistenza. Quest’epoca viene infatti già definita “datacrazia” o “tecnocrazia”. Il potere sempre più si sta spostando nelle mani di chi detiene il maggior numero di informazioni riguardo a ognuno di noi, mezzo di potenziale controllo e condizionamento. Si tratta di dati di ogni tipo, ormai facilmente acquisibili tramite il nostro uso del web e dei mezzi digitali: informazioni mediche, genetiche, biometriche, gusti personali, stile di vita e anche cose che teniamo nascoste.
Il pericolo – da non sottovalutare – è che questa corsa all’innovazione in qualche modo sfugga di mano e ponga l’umanità di fronte a sfide difficili da gestire. Occorrerà molta consapevolezza da parte di ognuno di noi. Occorrerà, come scriveva Oriana Fallaci, “stare dalla parte dell’umanità, suggerire i cambiamenti, innamorarci dei buoni cambiamenti, influenzare un futuro migliore del presente”.
La Grande Congiunzione tra Giove e Saturno, che avverrà il 21 dicembre 2020, nell’interpretazione astrologica tradizionale rappresenta una nuova era. L’astrologia classica associa la congiunzione di questi 2 pianeti (che si ripete ogni 20 anni) a passaggi importanti della storia e alla nascita o scomparsa di imperi. Quella di dicembre è considerata particolarmente importante, poiché coincide anche con la cosiddetta Grande Mutazione. Studiando questo ciclo planetario, ho verificato che la precedente congiunzione di Giove e Saturno nel segno dell’Acquario risale al 1405 e coincise con l’inizio delle spedizioni navali volute dalla dinastia Ming per affermare la supremazia marittima, politica e commerciale dell’impero cinese nell’area dell’Oceano Indiano fino alle coste dell’Africa. Attualmente stiamo assistendo al risorgere delle ambizioni cinesi di egemonia politica e commerciale a livello globale, al rafforzamento della sua presenza nel continente africano e, in vario modo, in altre aree del pianeta.

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